Cristiano Ronaldo e la perdita del figlio: “Il momento più difficile? Dirlo ai miei figli”

Non è certamente un momento facile quello che si trova a vivere Cristiano Ronaldo, che sembra essere vicino alla rottura con il Manchester United, dove i risultati sono stati inferiori alle aspettative. L’attaccante non ha però alcun timore nell’ammettere quanto stia ancora soffrendo per la perdita di suo figlio, Angel, avvenuta il 18 aprile 2022 subito dopo il parto. La compagna Georgina Rodriguez era infatti in attesa di due gemelli, ma solo la femmina, Bella è sopravvissuta.

Accettare un fatto del genere per una coppia non è mai semplice, ma i due hanno patito ancora di più quando si sono ritrovati a dover dare la tragica notizia ai loro bambini.

Cristiano Ronaldo e il grande dolore per la perdita del figlio

Cristiano Ronaldo e Georgina hanno capito quanto fosse importante parlare ai loro figli di quanto fosse accaduto ad Angel. Il primo con cui lo hanno fatto è stato il primogenito, Cristiano Junior, che oggi ha 12 anni e può capire meglio la situazione, successivamente hanno affrontato il discorso con i più piccoli, Eva e Mateo di 5 anni e Alana Martina di 4.

Un giorno eravamo a tavola, era passata una settimana, e decidemmo che era arrivato il momento di essere onesti anche con loro: ‘E’ in paradiso’ gli raccontammo. Ma fa ancora parte della nostra vita. I piccoli ogni tanto mi dicono ‘Papà, lo abbiamo fatto per Angel’, puntando al cielo. La sua morte mi ha portato ad essere ancora più vicino ai miei figli, essere più padre, più tenero” – sono le parole del portoghese in un’intervista a Piers Morgan, trasmessa da TalkTv.

Provare un senso di impotenza entra dentro di te in situazioni come questa è piuttosto normale e lui non ha alcun timore di ammetterlo: “Quando hai un figlio ti aspetti che tutto sia normale – ha detto ancora -. E invece ti trovi a dover affrontare certe cose, ti chiedi perché stia succedendo proprio a te”.

Un dispiacere che non passa

A differenza di quanto accade a molte coppie, Cristiano e Georgina sono riusciti a farsi forza reciprocamente e sono ora più uniti di prima: “Nel nostro caso la tragedia ha migliorato la nostra relazione. Mi sono ulteriormente avvicinato a Gio. Ora vedo la vita da una prospettiva diversa. Sono stati i sei mesi più difficili della mia vita da quelli dopo la morte di mio padre”.

Il campione ha ora deciso di tenere le ceneri del bimbo in una cappella che ha costruito nei sotterranei della sua casa, dove riposano anche i resti di suo padre, Jose Dinis Aveiro, morto nel 2005, in modo tale da sentirlo ancora più vicino. “Le terrò accanto a me per tutta la vita. Se parlo con loro? Certo, sempre, sono sempre al mio fianco. Mi aiutano ad essere una persona migliore, un padre migliore. Ed è qualcosa di cui vado fiero. Perdere un figlio è difficile da accettare, io e Georgina ci siamo chiesti spesso ‘perché proprio a noi? Ma dovevamo essere forti per Bella. E’ assurdo come una persona possa essere così felice e così triste allo stesso tempo. Non sai se piangere o sorridere. non sai come comportarti. Non trovo le parole per spiegare come mi sentivo in quei momenti” – ha concluso.

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