Josè Mourinho non ha potuto sedere in panchina nella sfida della sua Roma contro il Sassuolo, a causa della squalifica che gli è stata inflitta, dopo che in un primo momento la sanzione era stata tolta, al punto tale da poter guidare la squadra contro la Juventus. Il portoghese non potràperò esserci nemmeno nel prossimo match, uno dei più importanti della stagione, per la classifica e non solo, il derby contro la Lazio, determinante nella lotta per un posto in Champions League.
Il club capitolino ha così deciso di prendere posizione di fronte a quanto accaduto, convinto di avere subito un’ingiustizia dopo le polemiche sorte tra l’allenatore e l’arbitro Serra, che faceva da quarto uomo in occasione di Cremonese-Roma.
View this post on Instagram
La protesta della Roma dopo la squalifica di Mourinho
Avere in panchina uno come Josè Mourinho può essere fondamentale per una squadra. Il tecnico, infatti, non è secondo a nessuno in quanto a personalità e nel modo in cui sa incitare i suoi giocatori. Anzi, in alcune occasioni ha avuto modi anche piuttosto bruschi, come accaduto ad esempiocon Karsdorp, che non ha esitato a criticare anche davanti alle telecamere, ma lui è convinto che questo sia il modo migliore per trarre il meglio da un gruppo. E con il trascorrere degli anni non ha minimamente modificato il suo modo di agire.
Emblematico quanto accaduto ad esempio con l’arbitro Serra, che faceva da quarto uomo in Cremonese-Roma. Lui non ha esitato a criticarlo apertamente, al punto tale da ottenere il cartellino rosso. In un primo momento, però, la squalifica per due giornate che gli era stata comminata era stata tolta per poi essere stata data nuovamente. Tanto è bastato per spingere la Roma a manifestare il suo dissenso con una misura che è ormai sempre meno frequente: il silenzio stampa. Già prima di scendere in campo, in realtà, lo “Special One” aveva manifestato il suo dissenso con un’immagine eloquente sul suo profilo social, in cui aveva simulato le manette, esattamente come aveva fatto anni fa ai tempi dell’Inter.
View this post on Instagram
La decisione è già stata adottata in occasione della gara di ieri contro il Sassuolo e sarà valida anche in occasione del prossimo match, uno dei più importanti del campionato, il derby contro la Lazio. Salvo dietrofront al momento non prevedibili, il club proseguirà in questo modo fino al 19 marzo.
Diverso sarà invece il comportamento in occasione della partita di Europa League, in cui i giallorossi sfideranno la Real Sociedad. La società, infatti, ritiene non corretto che una protesta nei confronti della giustizia sportiva italiana ricada anche sulla UEFA. In quel caso quindi Mourinho parlerà regolarmente in conferenza stampa anche alla vigilia dell’incontro.