I social network sono ormai diventati uno strumento usato da utenti di tutte le età, che li usano non solo per comunicare quanto accade nelle loro vite o per entrare in contatto con persone che non vedono da tempo, ma anche per esprimere opinioni spesso tutt’altro che accomodanti. Questi sono quelli che vengono definiti “leoni da tastiera”, ovvero chi si sente in diritto di usare parole dure, a volte anche insulti, nei confronti degli altri, pensando di sentirsi protetto dallo schermo di un telefono o di un computer.
Un atteggiamento come questo è certamente da condannare, visto che non tiene conto di quanto questo modo di agire possa fare male al destinatario. Troppo spesso nelle mire di questo comportamento finiscono i personaggi famosi, che non possono però restare indifferenti. È quello che è accaduto a Nico Mannion, giocatore della Virtus Bologna.
Fare qualche prestazione negativa è più che normale per un giocatore, di qualunque sport, ma questo non deve portare gli appassionati a insultare il diretto interessato. E invece i social danno spesso voce a tutti, che agiscono incuranti di quanto possano ferire.
Ne sa qualcosa Nico Mannion, oggi nelle file della Virtus Bologna, ma che vanta anche un passato in NBA. Il ragazzo, infatti, è stato vittima di insulti anche piuttosto pesanti dai social, che non possono essere giustificati. Alcuni sono arrivati addirittura a sostenere che lui dia più importanza alle prestazioni in azzurro piuttosto che a quelle in bianconero. Nell’occhio del ciclone è finita addirittura mamma Gaia, “colpevole” di avere esaltato le sue giocate con la Nazionale. Ed è per questo che ora la donna non ha voluto restare in silenzio.
“È vergognoso che una madre – spiega la signora Mannion in un post – si riduca ad insultare Nico o me o mio marito addirittura senza sapere assolutamente nulla di noi ! Lo ripeto mi sono trattenuta e astenuta centinaia di volte dal rispondere ma tutto ha un limite!! Saremo al palazzetto a maggio per supportare Nico e la Virtus come abbiamo fatto fino ad oggi quindi prego questa signora ( signora è un complimento) o chiunque altro abbia voglia di insultare me o mio marito o Nico di avere la decenza di farlo faccia a faccia. La gelosia, la cattiveria, l’invidia sono una brutta bestia ma la bestia più brutta e più dannosa è l‘ignoranza” – queste le parole del suo post, che vuole sottolineare come troppi, dietro una tastiera, si assumano il diritto di giudicare e offendere.
A quel punto Gaia, che ha un passato da pallavolista e per questo conosce bene quanto il mondo dello sport possa essere competitivo, non ha mancato di sottolineare i momenti più importanti vissuti dal figlio nel corso della sua carriera. Pur essendo ancora giovanissimo (compirà 22 anni tra una settimana), vanta già un passato in NBA, dove è stato la 48esima scelta al draft. Per un anno ha militato nei Goden State Warriors, oltre a essere il secondo più giovane esordiente con la Nazionale Italiana.
Alla Virtus, almeno per ora non è riuscito a dare il massimo, ma ha a che fare nel suo ruolo con compagni del calibro di Hackett e Teodosic.
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