I calciatori, al pari di molti altri personaggi famosi, amano utilizzare i social network, non solo per celebrare una vittoria, ma anche in alcune occasioni quando accade qualcosa di particolare nella loro vita privata. Non tutti lo fanno allo stesso modo a livello di quantità, ma ci sono dei momenti speciali in cui viene spontaneo farlo. È il caso ad esempio del primo compleanno del proprio bambino, come ha fatto Theo Hernandez: l’8 aprile scorso il suo unico figlio, GTheo jr., ha infatti spento la sua prima candelina ed è stato festeggiato con un evento a Gardaland a cui hanno partecipato anche alcuni compagni di squadra.
Il calciatore ha così pubblicato alcuni scatti su Instagram in sua compagnia con la didascalia emblematica: “Tanti auguri amore mio. Papà ti ama tanto. 1 anno”. Alcuni haters si sono però scatenati e hanno avuto conmenti decisamente negativi, al punto tale da augurargli la morte.
Vedere un papà che festeggia il compleanno di un figlio, magari anche con un post social, è più che normale, non lo è certamente approfittare dell’occasione per manifestare “l’odio” nei confronti di una persona nonostante si sia arrivati in un momento decisivo della stagione. Ed è invece quello che sta succedendo a Theo Hernandez, a poche ore dalla sfida contro il Napoli, che deciderà chi tra gli azzurri e i rossoneri accederà alle semifinali di Champions League.
Alcuni “tifosi”, anche se così certamente non si possono definire tali, non hanno gradito alcuni atteggiamenti avuti dal difensore in occasione della gara di andata disputata a San Siro, vinta dai rossoneri per 1-0 grazie alla rete di Bennacer. In particolare, ad aizzare gli animi avrebbe contribuito il momento in cui subito dopo il gol ha urlato in faccia a Lozano, manifestando tutta la sua grinta. Tra i primi a esprimere la propria disapprovazione è stato Diego Armando Maradona jr., che ha scritto sul suo profilo: “Non lo ricordavo così in finale Mondiale” (e il riferimento è alla gara persa dalla Francia contro l’Argentina in Qatar).
Nell’arco di pochi giorni si è così scatenata una vera e propria ondata di odio da parte di alcuni sostenitori azzurri. Ad aggravare la situazione c’è un dettaglio tutt’altro che di poco conto: gli insulti e gli auguri di morte non sono stati rivolti esclusivamente al giocatore, ma soprattutto al suo bambino.
Non sono tardati ad arrivare i messaggi di sostegno da parte di alcuni compagni di Theo. Tra questi, uno dei primi a esprimersi è stato Raphael Leao, che ha scritto sul suo profilo social: “Purtroppo i social network sono uno strumento dove ognuno pensa di poter dire quello che vuole. Non succede niente fratello, Dio è sempre con la tua famiglia”.
A lui si è aggiunto proprio il marcatore nella gara di andata, Bennacer: “Sempre con te” – ha scritto.
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