Clamoroso sfogo dell’ex tennista azzurro dopo il ritiro dell’altoatesino in Francia, ecco le sue considerazioni
Reduce dai trionfi agli Atp 500 di Pechino e Vienna, Jannik Sinner si era presentato al Masters 1000 di Parigi-Bercy come uno dei favoriti alla vittoria della kermesse francese. E aveva confermato tale status all’esordio superando in rimonta lo statunitense Mackenzie McDonald, numero 42 al mondo. Se non che a sorpresa l’altoatesino ha deciso di ritirarsi dal torneo in aperta polemica con gli organizzatori.
Cosa è successo? Tutto è iniziato proprio nella giornata in cui Sinner ha fatto il suo debutto sul cemento transalpino. La partita con McDonald, inizialmente prevista intorno alle 21, ha preso il via oltre la mezzanotte a causa del prolungarsi di quelle programmate precedentemente sullo stesso campo. Alla fine, la battaglia tra Jannik e l’americano si è conclusa alle ore 2:37 di mattina. E già qui si sono scatenate diverse discussioni perché gli organizzatori avrebbero potuto far disputare il match su altri campi, rimasti vuoti per l’intera serata, evitando le ore piccole a pubblico e giocatori.
Parigi-Bercy, Sinner ‘costretto’ al ritiro
Il culmine, però, si è toccato quando gli organizzatori si sono trovati a stilare il programma della giornata seguente, quella valida per gli ottavi di finale. Già, perché invece di inserire Sinner nuovamente in tarda serata, dandogli il tempo di recuperare le energie, hanno deciso di fissare per le 17 la sfida che avrebbe dovuto vederlo opposto all’australiano Alex De Minaur. A meno di quindici ore di distanza dalla fine del match contro McDonald: qualcosa di impensabile a certi livelli. Jannik ha dunque deciso di ritirarsi per salvaguardare il suo fisico in vista di Atp Finals e Coppa Davis.
Unanime la solidarietà del mondo del tennis nei confronti dell’azzurro. In tanti, infatti, ci hanno tenuto a spendere qualche parola in suo sostegno dopo la palese ingiustizia subita nella capitale francese. Tra questi anche Paolo Bertolucci, il quale ha affidato il suo pensiero alle colonne de La Gazzetta dello Sport.
Lo sfogo di Paolo Bertolucci
“Il ritiro di Jannik Sinner dal torneo di Parigi-Bercy dopo le fatiche per un match iniziato dopo la mezzanotte e finito alle 2.37 di notte è una vergognosa sconfitta per lo sport“, ha scritto l’ex tennista sulla Rosea. E il suo è uno sfogo campanilistico. “Non conta che riguardi il miglior tennista italiano e quindi ci coinvolga più da vicino. Non ci può essere spettacolo in un evento in cui si gioca ad orari in cui si dovrebbe riposare e con il pubblico sugli spalti a combattere con il sonno”.
Bertolucci è inoltre convinto che il ritiro dell’azzurro possa dare un contributo importante alla lotta per i diritti dei giocatori. “Sinner ha fatto bene a non scendere in campo contro De Minaur […] ne andava della sua salute alla vigilia di un appuntamento importante come le Atp Finals. E poi il suo gesto può avere un forte significato simbolico; parliamo del numero 4 al mondo, uno dei tennisti più seguito del circuito e con una visibilità in grado di smuovere le coscienze”, ha concluso l’eroe della Davis ’76. L’auspicio è che possa essere davvero così.