NBA, Tyler Terry lascia la pallacanestro a causa dell’ansia

Giocare ad alti livelli non è certamente da tutti, non solo perché serve talento, ma anche perché è necessario dover sopportare pressioni costanti e critiche che possono diventare anche pesanti in seguito a una prestazione negativa. È quello che è accaduto a Tyler Terry, giovane cestista dei Dallas Mavericks che ha deciso di concludere la sua carriera a soli 22 anni perché non riesce più a sopportare i continui attacchi d’ansia con cui deve convivere.

Andare avanti per lui è impossibile proprio perché si tratta di una situazione che vive ormai da tempo, al punto da diventare insostenibile.

Tyler Terry dà l’addio al basket a causa dell’ansia

È stato lo stesso Tyler a dare l’annuncio della fine della sua carriera tramite un post pubblicato sul suo profilo Instagram, dove spiega le motivazioni che lo hanno portato a questa scelta.

 

 

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“Il momento più buio della mia vita – ha scritto sul social network -. Questo sport ha formato buona parte della mia identità, ma al tempo stesso ha rappresentato un enorme buco nero, al punto che invece di rafforzarmi, ha cominciato a distruggermi”.

Il giovane si è poi soffermato su quanto l’ansia sia diventata per lui invalidante, al punto tale da rendergli difficile quasi ogni cosa, compreso praticare lo sport che lui ama tanto: “Pensieri che continuavano a intrufolarsi di continuo nella mia mente, svegliarsi con la nausea e trovarmi a lottare per respirare normalmente a causa dell’enorme macigno che si sedeva sul mio petto ogni notte che sembrava pesare più di quanto potessi portare. Questa è solo una breve descrizione dell’ansia che questo sport mi ha causato, e mentre sono grato per ogni porta che mi ha aperto, non posso più continuare questa lotta per qualcosa di cui ho perso l’amore”.

Non può però che esserci una situazione di rimpianto per un ragazzo a cui il talento non mancava di certo.

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