È in arrivo al cinema il docu-film “Adesso vinco io” dedicato a Marcello Lippi, il tecnico con cui l’Italia è diventata campione del mondo.
Il nome di Marcello Lippi è certamente legato alla storia della Juventus, ma la sua esperienza da ct della Nazionale lo ha reso amato da tutti gli appassionati di calcio. E la sua non è stata un’esperienza come tutte le altre, anzi: con lui in panchina, infatti, gli azzurri si sono laureati campioni del mondo nel 2006, battendo ai rigori la Francia in finale, riportando così nel nostro Paese un titolo che mancava dal 1982.
Solo gli Europei conquistati recentemente con Roberto Mancini hanno reso più lontano questo successo, che resta comunque speciale. È anche per questo che ora si è deciso di dedicare un docu-film all’ex commissario tecnico, occasione da non perdere per chi vorrà conoscerlo meglio, oltre a voler rivivere le emozioni provate in quel periodo.
Il docu-film dedicato a Marcello Lippi: di cosa parla
L’appuntamento per chi vorrà vedere il docu-film dedicato a Marcello Lippi è fissato per il 26, 27 e 28 febbraio, giorno in cui uscirà al cinema. Tutt’altro che casuale la durata dell’opera, pari a 90 minuti, esattamente come una partita di calcio.
Questa sarà l’occasione per ripercorrere i momenti più importanti della sua carriera da tenico, dagli esordi come giocatore nella sua Viareggio al passaggio alla Sampdoria, ma soprattutto la sua seconda vita come allenatore rivissuta, oltre che con le parole del protagonista, con i ricordi dei tanti campioni da lui allenati e dei collaboratori che lo hanno affiancato, ma anche dei suoi famigliari (suo figlio Davide in primis).
Non mancherà una parte, altrettanto interessante, dedicata al Marcello Lippi privato, di cui lui ha sempre voluto parlare poco tenendo fede alla sua riservatezza.
Gli appassionati di calcio avranno comunque modo di capire meglio con che spirito lui abbia vissuto i momenti più importanti della sua esperienza in panchina, che hanno ovviamente lasciato un ricordo indelebile in lui. “Ho allenato grandi calciatori che erano anche grandi uomini” – sono state le sue parole in occasione della presentazione dell’opera -.
Non poteva mancare un ricordo di due grandi calciatori, rimasti nel cuore di tutti, ma che purtroppo oggi non ci sono più, Gianluca Vialli e Gigi Riva: “Con Gianluca ho avuto un rapporto fantastico, era un grande giocatore e una persona di livello. Quando seppi della sua malattia ci rimasi malissimo. Anche quella di Gigi è stata una perdita difficile da sopportare”.
Infine un accenno alla situazione della Nazionale, che fatica a essere competitiva come un tempo: “Mancano grandi calciatori. Ogni periodo ha la sua espressione. Adesso ce ne sono di buoni ma non di forti come quelli che ho avuto io”.
Ora però lui preferisce fare da spettatore, è assolutamente convinto della scelta fatta: “Al massimo posso sedermi sulle panchine di Viareggio. Con il calcio ho chiuso”.