Le parole sulla possibile prossima destinazione del talento hanno spaventato i tifosi della Juventus. Il nostro calcio non ha più l’appeal di Premier e Liga
I bianconeri sono alla ricerca di rinforzi importanti sia per la finestra di gennaio che per il mercato di giugno. Tra Allegri e Giuntoli c’è piena sintonia su quelli che dovranno essere i ruoli da coprire. Il problema è che uno degli obiettivi sta già per sfumare.
Il mercato della Juventus sta per prendere il via, con una finestra di gennaio che si preannuncia scoppiettante. Le assenze forzate di Fagioli e Pogba, entrambi squalificati rispettivamente per il caso scommesse e per doping, impongono a Giuntoli di intervenire soprattutto a centrocampo. Servono profili di buona esperienza e qualità, possibilmente senza dover investire troppo sul costo del cartellino. Hojbjerg, Thomas Partey e Thuram (del Nizza), sono tutti nomi appetibili e potrebbero fare tutti al caso di Allegri.
Oltre a coprire la necessità imminente, però, a Torino si pensa anche a quello che potrebbe essere un colpo di prospettiva, qualcuno su cui investire per il futuro a lunga scadenza. Uno dei nomi che circola da diverse settimane alla Continassa è quello di Georgiy Sudakov, immenso talento ucraino dello Shakhtar Donetsk. Il classe 2002 è considerato in patria il giocatore con maggiore prospettiva assieme a Mudryk, già passato al Chelsea lo scorso anno.
Juventus, sempre più complicato l’affare Sudakov: per lui futuro in Premier o Liga
Sudakov ha rinnovato il contratto con lo Shakhtar Donetsk fino al 2028 e il costo del cartellino è già piuttosto elevato (attorno ai 20 milioni di euro). Il problema, al di là del prezzo, è la considerazione che il ragazzo ha della nostra Serie A. Su di lui ci sono le sirene dei più grandi club europei, tra cui anche il Barcellona.
Su questo interessamento proprio il trequartista ucraino ha commentato: “Non nego che partecipare a uno dei cinque grandi campionati significherebbe fare un ulteriore passo avanti nella mia carriera. Onestamente non so dire se sia meglio la Premier League o la Liga, ma sono entrambe grandi competizioni”.
Insomma il campionato italiano, come avviene ormai da qualche anno a questa parte, non è più preso in considerazione dai giovani emergenti, che preferiscono subito il salto in Spagna o Inghilterra. Da noi, in caso, arrivano nella parte finale della carriera.
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