Federico Bernardeschi e Veronica Ciardi: “All’inizio spaventati dalla differenza d’età”

Federico Bernardeschi ha lasciato in estate la Juventus e iniziato una nuova vita a Toronto, dove milita nella squadra della città e in un campionato decisamente diverso dal nostro, ma non ha rimpianti. La sua vita in Canada lo soddisfa appieno, sensazione condivisa anche dalla moglie Veronica Ciardi, che non ha esitato a seguirlo quando è arrivata la proposta del suo nuovo club.

 

Federico Bernardeschi e Veronica Ciardi: da amici a innamorati

Federico Bernardeschi e Veronica Ciardi sono diventati marito e moglie dopo la vittoria dell’Italia agli Europei, ma avevano già una famiglia, composta da due bambine. In un primo momento, però, erano solamente amici, era soprattutto la differenza d’età che li separa (37 anni lei, 28 lui) a creare qualche titubanza di troppo, soprattutto in lei.

“Noi ci siamo conosciuti per caso tramite amici in comune. Abbiamo cominciato a scriverci come se fossimo l’uno il diario segreto dell’altro – ha raccontato Veronica a Silvia Toffanin, ospite di ‘Verissimo’, insieme al marito -. Mi sono innamorata della sua anima e non pensavo ad altro perché tra di noi c’era un po’ di differenza d’età. Poi dopo un po’ di mesi ci siamo incontrati a Formentera e ci siamo buttati, però eravamo diventati già molto amici e complici”.

 

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Il calciatore aveva però molti meno dubbi di lei e ha fatto il possibile per conquistarla, obiettivo che ha evidentemente raggiunto: “All’inizio non mi voleva, ho dovuto sudare. Però poi alla fine avevo ragione io. Non mi voleva perché l’età la spaventava molto”.

La doppia proposta di matrimonio

Bernardeschi, a differenza di quella che sarebbe poi diventata sua moglie, non ha avuto grandi dubbi: Veronica era la persona giusta per lui. Il calciatore non ha così esitato a manifestarlo apertamente alla sua amata: “La proposta è arrivata due anni dopo che stavamo insieme – ha raccontato lui – . Eravamo in viaggio, le ho detto di guardare da una parte, io dall’altra parte mi sono inginocchiato e lei non si girava più, mi faceva male il ginocchio. Poi mi sono alzato, lei si è girata e finalmente gliel’ho chiesto, lei ha detto sì, ma dopo mi ha parlato e mi ha detto ‘secondo me abbiamo ancora un po’ di cose da affrontare prima di fare questo passo importante”.

Nonostante tutto, lui non si è dato per vinto e alla fine ha avuto ragione: “La voglio ringraziare perché aveva ragione, forse la mia proposta era prematura, dovevamo crescere ancora un po’ come persone e infatti poi ci siamo arrivati. Lei è stata lungimirante. La seconda proposta è stata sul divano dopo tre anni. Stavamo guardando un film e le ho detto ‘Amo’ che famo, se sposamo ‘st’estate’ e lei alla fine mi ha detto di sì perché avevamo fatto quel percorso”.

Rievocare l’emozione provata il giorno delle nozze è inevitabile: “È stato emozionantissimo. Lui era appena rientrato. Nella testa di tutti c’era ancora l’Europeo appena vinto. La mattina mi chiedevano come stai e io rispondevo ‘Se lo sono meritato’, non ero entrata nel mood sposa, pensavo ancora di dover parlare dell’Europeo“.

 

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L’ex gieffina desiderava che ad accompagnarla all’altare fosse suo padre, ma questo non è potuto accadere perché lui era scomparso tempo prima. Anche Bernadeschi ha un grande ricordo dell’uomo: “Lui per me è stato un secondo padre, ce l’ho tatuato e ho scritto ‘amico mio’, perché mi ha conosciuto che ero davvero un ragazzino e stare accanto a lei in quel momento, perché dovevo essere la parte forte, l’ho vista, soffriva tantissimo e soffre ancora oggi, ma io dovevo essere il punto fermo, ma dentro stavo a pezzi, ho cercato di starle accanto, spero di averlo fatto nel miglior modo possibile, piangevo in bagno, mi nascondevo. È stato una grande perdita perché non si è potuto godere neanche le nostre figlie”.

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