Chi è Paolo Banchero: può essere lui il futuro dell’Italbasket?

Un talento di categoria superiore, nonostante la giovanissima età (ha da poco compiuto 20 anni), che sin da subito ha saputo distinguersi rispetto a giocatori ben più affermati di lui in NBA e che non ha ancora timore quando se li trova di fronte. Questo è Paolo Banchero, attualmente in forza agli Orlando Msgic: non a caso è stato la prima scelta assoluta al Draft NBA 2022, diventando così la seconda prima scelta di cittadinanza italiana dopo Andrea Bargnani.

Ormai le sue prestazioni non stupiscono più: il cestista, infatti, è stato un vero trascinatore per la sua
squadra, che è riuscita a battere i Clippers e porre fine a una striscia di 9 ko consecutivi grazie anche i suoi 23 punti realizzati.

Paolo Banchero e il rebus sul suo futuro

Pur giocando oltreoceano, Bancbero ha la cittadinanza italiana e avrebbe quindi tutte le possibilità di giocare per la nostra Nazionale. La scelta però spetta a lui e almeno per ora il rookie non sembra avere ancora preso una decisione definitiva nonostante l’incontro avuto con il ct Gianmarco Pozzecco solo pochi giorni fa.

Da escludere sicuramente la possibilità di vederlo indossare la maglia azzurra nella finestra FIBA di febbraio, ma questo non sembra essere l’unico punto da chiarire tra le parti. Il ragazzo, infatti, sembrerebbe essere di fronte a un bivio: diventare il trascinatore dell’Italia ma senza grosse certezze di vittoria (il movimento basket nostrano sta attraversando una fase di transizione) o puntare tutto sugli USA, ambiente che già conosce benissimo e puntare a obiettivi importanti quali Olimpiadi e Mondiali?

 

 

View this post on Instagram

 

A post shared by Paolo Banchero🇮🇹 (@paolo5)


Non a caso, lui stesso ha preferito non sbilanciarsi e ha lasciato aperte entrambe le porte:L’incontro è andato molto bene, c’è stato un breve saluto allo shootaround, prima della partita contro i Bucks, e poi abbiamo fatto il meeting che era stato programmato insieme a mio padre e al mio agente – ha detto ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport ‘ -. È stato molto bello conoscere l’allenatore e il General Manager della Nazionale, mi hanno spiegato parecchie cose sulla squadra, su come lavorano e sul modo in cui hanno intenzione di utilizzarmi. È stato molto interessante, io conosco soltanto uno o due giocatori della Nazionale italiana per cui mi hanno spiegato parecchie cose e mi hanno parlato di altri elementi della squadra”.

Impostazioni privacy