Champions League, sarà ancora Milan-Inter: tutti i precedenti

E alla fine sarà derby. Milan e Inter si ritroveranno una contro l’altra in semifinale di Champions League, a conferma di come entrambe non possano che essere soddisfatte dell’andamento di questa stagione, nonostante qualche rimpianto di troppo per il rendimento avuto in campionato.

Avere la certezza che almeno una delle due squadre sia in finale non può che essere un vanto anche per la città di Milano, soprattutto perché erano anni che i nostri club si trovavano a fare da spettatori ai trionfi delle top d’Europa.

In arrivo un doppio derby d’Europa: com’è andata in passato

Il derby è certamente uno degli appuntamenti (in realtà sono ovviamente due, tra andata e ritorno), che provoca più ansia a ogni campionato, non solo tra i protagonisti ma anche tra i tifosi. Perdere non fa mai piacere, anche quando entrambe le squadre non stanno vivendo un periodo particolarmente brillante. La tensione diventa però più forte quando la posta in gioco è alta, come accaduto pochi mesi fa in occasione della finale di Supercoppa Italiana, vinta per 3-0 dall’Inter, che ha “vendicato” la sconfitta subita dal Milan nel 2011.

Questa volta la situazione si ripete, ma nella competizione europea più importante, dove fare bene diventa ancora più importante. A maggior ragione se in palio ci sarà la finale, obiettivo che forse a inizio stagione nessuna delle due pensava di poter ambire. Del resto, i rossoneri un anno fa erano stati già eliminati nella fase a gironi, mentre in questa i nerazzurri erano stati inseriti in un “raggruppamento di ferro”, ma che hanno saputo superare fino ad arrivare fino a qui.

E ora non può che tornare alla mente di tutti quanto accaduto nei precedenti europei.

Il primo episodio risale al 2003, sempre in semifinale, quando il Milan era guidato da Carlo Ancelotti, mentre i nerazzurri da Hector Cuper. Entrambe le gare sono finite in pareggio, 0-0 all’andata e 1-1 al ritorno, ma tanto è bastato per permettere a Maldini e compagni di qualificarsi: nel match di ritorno, infatti, a giocare in casa era la squadra guidata da Javier Zanetti, quindi il gol segnato da Andriy Shevchenko valeva doppio (cosa che non accade più ora). Ancora adesso in tanti ricordano la parata fatta da Christian Abbiati su Kallon, che si è rivelata decisiva. A laurearsi poi campione d’Europa è stato proprio il Milan, che ha battuto un’altra italiana, la Juventus, a Manchester, dopo i calci di rigore.

Due anni dopo la scena si è ripetuta, ma ai quarti di finale, ma con un doppio match che si è rivelato meno equilibrato. A vincere all’andata con il punteggio di 2-0 è stato il Milan, grazie alle reti segnate da Jaap Stam e ancora Shevchenko. Il ritorno è stato ancora di più senza storia: l’ucraino mette il suo nome ancora nel tabellino dei marcatori, ma la gara viene poi sospesa dall’arbitro per i fumogeni lanciati in campo dai tifosi nerazzurri (uno ha colpito anche il portiere del Milan Dida). Il Milan ottiene poi la vittoria per 3-0, per poi eliminare il PSV in semifinale ed essere sconfitto dal Liverpool in finale in un match che ancora oggi fa male a tutti i milanisti.

E c’è un’altra coincidenza particolare: quella finale si è giocata a Istanbul, esattamente come quella in programma il 10 giugno.