Tutti i dubbi sono stati cancellati dall’annuncio ufficiale, perché indietro non si torna: il rinnovo fino al 2030 è una realtà
Il calcio ha mandato in archivio da meno di un anno il Mondiale 2022 in Qatar e già ragiona su quello del 2034 in Arabia Saudita, perché la programmazione oggi è fondamentale. Vale per tutto il mondo dello sport, specialmente quello che muove interessi superiori, come la Formula 1.
Da quando la palla è passata nella mani di Liberty Media, il distacco con il passato è apparso sempre più netto. Stefano Domenicali e l’azienda della quale è Ceo ormai conoscono benissimo l’interesse che provoca il Mondiale di Formula 1. Ancora di più grazie alle continue richieste di ospitare gare nuove o spostare quelle già in calendario, ma in altre sedi.
Un esempio chiaro è quello della Francia che nel 2023 è rimasta fuori e sarà così anche il prossimo anno. Il ritorno a Le Castellet non è piaciuto a nessuno, ma presto potrebbe esserci un’idea alternativa importante. Un circuito cittadino a Nizza, nemmeno lontano da Montecarlo per un derby dalle tinte motoristiche. Anche la Spagna è pronta a cambiare quando, nel 2026, scadrà il contratto attuale tra Liberty Media e il Montmelò, la pista nei pressi di Barcellona. Sarà derby anche qui, ma con Madrid che è pronta a subentrare con un tracciato cittadino vicino alla zona della Fiera.
Intanto però FIA e Liberty Media hanno confermato in largo anticipo la scorsa estate il calendario 2024 del Mondiale di Formula 1. Il piano era già quest’anno di arrivare ad un massimo di 24 gare tra marzo e dicembre, con almeno sei Sprint, e sarà così.
C’è il rinnovo fino al 2030, la notizia è ufficiale: i tifosi possono fare festa
I test di inizio stagione, unici in programma, saranno in Bahrain dal 21 al 23 febbraio e la stessa pista di Sakhir ospiterà anche la prima gara, seguita la settimana successiva dall’Arabia Saudita. Entrambi i Gran Premi però saranno in programma di sabato. Una scelta per rispettare il mese del Ramadan.
Il primo ciclo di gare sarà tra Asia e Medioriente, con il GP d’Australia a marzo e il netto anticipo del GP del Giappone ad inizio aprile. Tornerà finalmente anche il Gran Premio di Cina a Shangai che manca dal 2019.
Dal 19 maggio, con il GP dell’Emilia Romagna che torna dopo l’annullamento di quest’anno a causa delle alluvioni, salvo il viaggio in Canada, partirà la lunga parentesi europea. L’Azerbaigian però sarà posticipato a settembre, a metà mese dopo il GP d’Italia a Monza. Dal 20 ottobre in poi sono in programma tre triplette. La prima comprende Austin, Città del Messico e Interlagos. La seconda invece Las Vegas, Losail e Adu Dhabi con cui terminerà la stagione domenica 8 dicembre.
Nelle ultime ore però è arrivata una conferma importante che ha commosso i tifosi. Formula 1 infatti ha annunciato che il Gran Premio del Brasile è confermato in calendario fino al 2030, anche per merito dei grandi investimenti fatti dal Governo e dall’amministrazione locale che fa capo alla città di San Paolo. Una bella conferma per un appuntamento storico perché in realtà la gara brasiliana si disputa da ben 50 anni. Una volta era a Rio de Janeiro, sul circuito di Jacarepaguà che ormai non esiste più. Dallafine degli anni ’80 si è spostato a Interlagos e così continuerà ad essere.