Un traguardo importante come la laurea non può che rendere orgogliosi e soddisfatti quando lo si raggiunge. Questo vale a maggior ragione per gli sportivi, che si trovano a dover coniugare gli impegni per allenamenti e gare con lo studio, cosa che non può essere così semplice per tutti, come sanno bene anche i ragazzi che lavorano per potersi mantenere.
Una sensazione come questa non può che essere condivisa anche da Bebe Vio, che si è trovata a dover fare un vero e proprio tour de force nell’ultimo periodo per la preparazione della tesi.
La soddisfazione di Bebe Vio per la laurea
Il 29 aprile, quindi poco più di due settimane fa, Bebe Vio si era sfogata con i suoi follower dopo avere subito il furto della sua borsa dove era contenuto il suo computer. Ad amareggiarla non era tanto la necessità di doverne acquistare uno nuovo, ma il fatto che su quel dispostivo era memorizzata la tesi di laurea che avrebbe dovuto discutere a breve. La campionessa olimpica aveva così lanciato un appello ai ladri nella speranza che potessero avere un rimorso di coscienza e riportarglielo.
Lei, però, non si è persa d’animo, come ha fatto sin da quando era bambina e l’ha riscritta a tempo di record riuscendo così a laurearsi nei tempi previsti in Comunicazione e Relazioni Internazionali alla John Cabot University di Roma.
Ora che è riuscita a raggiungere un obiettivo così importante lei non può che sentirsi orgogliosa anche per questo traguardo. “Seeeee…il mio nuovo “titolo” da mettere in bacheca!” ha scritto su Instagram, a corredo del selfie con mamma Teresa, papà Ruggiero e una compagna di studi.E non sono mancate dediche e ringraziamenti a chi ha reso possibile tutto questo.
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Anche ora lei non sembra avere perso la determinazione e la capacità di fare ancora meglio, caratteristiche che sono state sempre tra i suoi tratti distintivi e che l’hanno resa una delle più forti del suo sport. La schermitrice ha infatti un sogno che desidera realizzare, anche se probabilmente sarà necessario attendere qualche anno per capire se questo possa accadere: “Vorrei diventare non solo il presidente del Coni, ma anche del Campionato Italiano Paralimpico”.
Ovviamente non sono mancati i festeggiamenti, in una cornice davvero incantevole come Villa Gianni, alle porte di Roma.
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