Un vecchio luogo comune faceva pensare che le donne capissero poco o niente di calcio e invece anche questa idea sembra essere stata debellata. Non solo le calciatrici sono ora considerate professioniste, ma ora c’è anche un arbitro considerata talmente brava da poter arbitrare in Champions League. Si tratta di Stephanie Frappart, che nel 2019 è stata la prima a dirigere una partita di Ligue 1, quella tra SC Amiens e RC Strasbourg.
Da allora la sua carriera non si è più fermata, a conferma della buona considerazione che è riuscita a guadagnarsi tra gli addetti ai lavori.
Stephanie Frappart e una carriera da record
Il numero di appuntamenti a livello internazionale che è stata chiamata a dirigere è ormai sempre più lungo. Dal 2009 è diventata internazionale in ambito femminile, per poi dirigere la semifinale di UEFA Women’s EURO 2017 tra Olanda e Inghilterra e la finale di Coppa del Mondo FIFA femminile tra Stati Uniti e Olanda a Lione.
Una data rimasta impressa nella storia è quella del 14 agosto 2019, giorno in cui ha guidato un team composto prevalentemente da donne nella sfida d tra Liverpool e Chelsea. E in quell’occasione ha dimostrato di saper gestire al meglio i calciatori uomini e le proteste che possono nascere nel corso di una gara.
Un anno dopo è stata poi designata per arbitrare un match della fase a gironi di Europa League, la sfida tra gli inglesi del Leicester City e gli ucraini dello Zorya disputata il 22 ottobre 2020. A novembre 2020 è arrivato poi l’esordio nella fase a gironi di Champions League, nell’incontro che ha visto una contro l’altra Juventus e Dinamo Kiev. In questa stagione si replica con la partita tra Celtic e Real Madrid.
L’ambizione non le manca ed è per questo che non certamente intenzione di smettere, anzi: “Abbiamo provato che tecnicamente e fisicamente siamo come gli uomini. Non abbiamo paura di sbagliare – aveva dichiarato prima di essere chiamata a dirigere la finale di Supercoppa Europea del 2019 tra Liverpool e Chelsea -. La mia vita è cambiata e ora sono più popolare nel mondo – aveva aggiunto l’arbitro in vista dell’incontro –. Ho già debuttato in Ligue 1, quindi conosco le mie emozioni e so come gestirle: mi sono allenata anche per questo